Requisiti di sistema Divine Divinity
- OS: Windows XP
- Processor: Pentium IV 1 GHz
- Memory: 256 MB RAM
- Hard Disk Space: 1.7 GB
- Video Card: DirectX compatible 3D card
- DirectX®: DirectX 9.0c
- Sound: DirectX compatible
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Imperdibile! Un GDR vecchio stampo che è invecchiato benissimo. Alcuni lo definiscono un clone di morrowind in visuale isometrica, io lo definisco unico.
Con i saldi lo si trova spesso a meno di 1€...non avete scuse per non comprarlo!!
Se vi spaventa l'inglese, sappiate che esiste una patch non ufficiale che traduce tutti i testi (menù, dialoghi etc) in italiano; se non riuscite a trovarla on-line io ne ho una copia ;)
Have fun!
Divine Divinity e' il classico esempio di come i giochi di una volta fossero decisamente migliori di quelli attuali, sia in termini Qualitativi che Quantitativi.
Stiamo infatti parlando di un RPG governato dalle meccaniche semplici degli Hack & Slash ma ambientato in mondo diviso in macro aree estremamente vaste e liberamente esplorabil, ricco di quest secondarie e con un lore profondo.
Come in tutti i giochi dell'eta' dell'Oro la difficolta' e' molto alta, non solo per i combattimenti ostici, ma anche e soprattutto perche' il gioco non offre alcun auito al giocatore nel trovare i luoghi e gli NPC importanti per la sua missione.
E' quindi un titolo adatto a i coraggiosi e ai tenaci, che non si abbattono di fronte alla difficolta' e amano esplorare tutto l'esplorabile e che ripaga in pieno gli sforzi fatti.
Il gioco è meraviglioso, dura ore intere ed è quello che ai suoi tempi si poteva di più avvicinare ad esperienze di gioco come quelle che offriva un ultima online.
Il pg può essere ampiamente personalizzato con skill e attributi, un po' meno lato armi e armature.
Molto longevo, consiglio di impostare i font più grandi tramite patch per aumentarne la leggibilità, ma soprattutto di imparare a quick savare per evitare di perdere parti di gioco, visto che a quei tempi non si salvava.
Graficamente si difende ancora, è molto gradevole.
Metti da parte la grafica, metti da parte il look da 'vorrei essere Diablo, metti da parte il titolo senza appeal: quello che rimane è uno dei grandi classici della generazione perduta dei giochi di ruolo.
A chi piace le somiglianze diremmo che è un Arcanum con impostazione fantasy pura e combattimento alla Diablo, con sprazzi di Baldur's Gate e grafica alla Ultima vii ultra deluxe.
A chi non piacciono diciamo che è un gioco di ruolo crudo e puro, quello in cui devi stare attento ad un oggetto maledetto nell'inventario, in cui ogni abilità ha un senso e sceglierla tra le 100 e passa rimane complicatissimo. Dialoghi con un humour di chi sa fare fantasy, ma per questo non deve prendersi troppo sul serio. La trama è intrigante quanto basta, nonostante si ricorre all'abusato protagonista "prescelto". Ma dove il gioco brilla è nelle meccaniche di combattimento divertenti unite ad un impianto di quest molto ben congeniato, e a quella sensazione che alle 4 del mattino ti fa dire "ho ancora troppe cose in sospeso a Rivertown, non posso spegnere il pc".
Attenti, vi aspetta un paio di settimane chiusi in camera. Da iniziare con brutto tempo.
Wow... un GdR vecchio che però non manca di appassionare. Offre molte ore di gioco, qualche frustrazione "vecchia scuola", molto bottino dagli scontri e una trama carina, anche se ormai sa di già visto. Se per voi la grafica non è importante più di tanto in un gioco di ruolo, ve lo consiglio caldamente, saprà darvi molte ore di esplorazione e combattimento!
RPG validissimo anche se uscito nel 2002, molto migliore del seguito (beyond divinity), paragonabile a Baldur's gate e Ice wind dale. Grafica 2d molto curata, libertà di azione e esplorazione...bello.
Gioco di ruolo vecchia scuola, tantissimi dialoghi, grafica molto curata e bella colonna sonora.
Se siete amanti di Baldur's Gate e compagnia non lasciatevelo sfuggire.
Questo gioco, per essere datato 1996, è ancora molto bello se abbinato a molta pazienza.
La visuale isometrica e separabile dal personaggio è molto semplice e comoda. Beh, per il resto c'è poco da dire, parliamo di un gioco vecchio di 20 anni. A titolo informativo, consiglio di giocarlo con l'impostazione OpenGL, che sfrutta il processore per caricare l'intero gioco: usando la scheda video avevo dei cali di framerate in luoghi particolarmente luminosi o ricchi di oggetti, ed era particolarmente fastidioso in quanto rallentava il combattimento, i movimenti e mi confodeva.
Per comprendere la storia bisogna conoscere un minimo d'inglese e ascoltare tutti i dialoghi. E' poco intuitivo il modo in cui avanzare e per questo richiede molta pazienza e ragionamento, oltre a vari tentativi.
Il gameplay non è particolarmente complesso: è possibile personalizzare il proprio personaggio in abilità e statistiche e adattare qualsiasi classe scelta a qualsiasi stile di gioco, l'inventario si riempie in base al peso degli oggetti e vi sono varie sezioni. Molti oggetti non hanno descrizione e non appare chiaro come usarli, è suggerito quindi consultare una guida online per un gameplay ottimale e per sfruttare al massimo tutte le possibilità offerte dal gioco.
E' consigliato effettuare molti salvataggi rapidi per evitare perdite di dati dovute ad alcuni casi di crash e per rimediare ai tentativi andati male nel caricamento precedente, poichè questi saranno molti.
Devo dire che è molto longevo, considerando che il mio tempo di gioco corrisponde a una singola modalità storia completata a difficoltà normale dopo aver seguito parte di una guida online (40 ore circa).
Mi ha abbastanza stupito il lancio di qualsiasi tipo di oggetto, non solo delle armi, ma anche di oggetti come sassi e botti, già predisposti dal gioco. Può tornare utile all'inizio contro nemici particolarmente forti in assenza di armi a distanza.
Divine Divinity è un buon videogioco!
Consigliato a chiunque abbia la pazienza e la voglia di iniziare una lunga avventura fantasy isometrica.
Il gameplay è votato all'azione, proponendo un Hack 'n Slash che ricorda molto i vecchi Diablo (sopratutto il 2), ampliandone il respiro e strizzando un occhio alla libertà d'azione e ai dialoghi.
Niente di paragonabile a un gdr come Baldur's Gate o Icewind Dale, tuttavia le linee di dialogo e i personaggi con cui discutere sono decisamente in numero superiore rispetto ai capolavori della Blizzard.
Una cosa che mi ha colpito del titolo è stata la sua longevità, e come questa lunghezza (attorno alle 100 ore) non sia dilatata con sotterfugi sempre più comuni nei ivdeogiochi moderni.
Non sono presenti collezionabili o achievement aggiunti solo per allungare il brodo.
Oltre alla main quest, sono presenti tante missioni secondarie di buona scrittura, ognuna con una propria micro-storia da raccontare che aiuta ad immergersi nel cupo mondo di Rivellon (insomma niente cose del tipo "raccogli 20 gemme", "trova tutti i fiorellini", "uccidi tutte le galline del pollaio" etc etc.).
Le mappe di gioco sono molto vaste e tutte da esplorare, l'interattività ambientale e sbalorditiva e non fine a se stessa, anzi in alcune situazioni è utile pensare fuori dagli schemi per utilizzare l'ambiente a proprio favore (in base anche alle caratteristiche del proprio personaggio).
La libertà di azione è tanta e il gioco non ti prende per mano, ma ti sussurra in maniera dei piccoli indizi (e neanche sempre) su dove prestare attenzione, questa filosofia così aperta potrebbe spiazzare all'inizio, ma nulla che un minimo di attenzione non possa dipanare.
La componente ruolistica è ottima, il senso di crescita palpabile e soddisfacente, il loot, in parte procedurale, ci permette di trovare dell'ottimo equipaggiamento, ma anche alcuni oggetti unici davvero potenti.
Insomma, un capolavoro?
No, ma un buonissimo titolo, adatto a chi non cerca paesaggi dalla grafica mozzafiato, ma trae soddisfazione nel raggiungere il fondo di un dungeon buio e puzzolente dopo aver fatto sufficiente esperienza nelle campagne a caccia di vespe e cinghiali!
Con un po' di accortezza si può giocare al meglio e poi esiste la traduzione ita. Il discorso vale come quello fatto su DOS questo gioco ha fatto la storia degli rpg.
Un'rpg vecchio stampo. Direi nulla di nuovo, forse un pochino ripetitivo, ma sempre e comunque un gran gioco. Piccola pecca, la storia...un pochino noiosa.
E' il precursore dei giochi di ruolo isometrici moderni! Storia interessante, trame e sottotrame, quest non lineari; vengono introdotti concetti come gittata, visibilità, alternanza del ciclo giorno/notte, mercanti dinamici, quest a bivi che portano a risoluzioni differenti, reazione dei png alle proprie azioni, gestione dell'equipaggiamento trasportato in base al peso/capacità di carico del personaggio e non allo spazio occupato dagli oggetti (zaino a caselline), crafting per le pozioni e riparazione/rottura oggetti, splendido sistema di teletrasporto legato a due oggetti magici in proprio possesso che evitano di sprecare tempo per fare avanti ed indietro tra la zona che si sta esplorando ed il proprio mercante di fiducia, o qualsiasi altro legame tra due luoghi a scelta. Sistema di loot con statistiche casuali presi da Diablo, slot rapidi e creazione libera del personaggio (sistema senza classi di partenza) con un'infinità di skill tra le quali scegliere. Finito al 51° livello dopo 120 ore di puro gameplay. Un gioco finemente programmato che gira senza problemi sulle configurazioni più moderne, nonostante i suoi molti anni alle spalle! Non un solo bug, consigliato con una sola parola: DIVINO.
Ho ben poco da dire.
Uno dei giochi della mia infanzia ed uno dei pochi che resta oggettivamente un gran gioco, a prescindere dalle mie fanciullesche suggestioni.
Ambientazione piccola ma dettagliata, storia ed ambientazione articolate e caratterizzazione dei personaggi profonda quanto basta.
Un gioco assolutamente non lineare, dove il semplice vagare si trasforma in nuove avventure e si offrono nuovi modi per risolvere quest complesse.
Un gameplay all'apparenza scarno nasconde mille combinazioni per creare il proprio alter-ego.
Riassume perfettamente l'esperienza dei GDR di una volta, ma con momenti di humor e di sfida che distanziano il gioco dal fantasy più banale.
Gioco eccezionale, grandi musiche e scenari dettagliatissimi.
Storia un po' banale, ma le missioni secondarie sono parecchio originali e divertenti.
Il gameplay è molto inusuale e ci si mette un po' a prendervi la mano, ma una volta fatto dà parecchie soddisfazioni.
Non consiglio di giocare a difficile, almeno la prima volta, poichè è estremamente complesso e rischia seriamente di togliervi il divertimento nel provarlo.
Purtroppo ci sono invece numerosi problemi di incompatibilità con i moderni sistemi operativi windows, quindi preparatevi a parecchi crash, glitch grafici e ad improvvisarvi tecnici informatici per risolvere ogni sorta di bug, da quest rotte che finiscono a metà a cutscenes che fanno chiudere il gioco.
Nonostante tutto è però decisamente un esperienza da non passare, che regala, anche a distanza di anni, ancora delle perle da ricordare.
First RPG I have ever played, just when it was released. Still great after almost 20years, it makes me feel so nostalgic!
Not that old in terms of gameplay and graphics, there have been worse videogames even years after Divine Divinity. Maybe it will be a bit buggy as some guide say, but it's still enjoyable!
Gioco maestoso. Strutturato in maniera classica con decine di quest intriganti da risolvere.
Ci ho messo 144 ore per terminarlo, aiutandomi qui e li con una guida, ma sono certo di averlo completato al 100%.
Ne sono oltremodo soddisfatto
(Spoiler)
Se proprio devo trovare una pecca è che nella fase finale, secondo me, mettere 5 castelli separati per i 5 servitori del Boss finale è stato eccessivo.
Trama interessante e originale, un bel fantasy. C'è qualche bug e pesa parecchio, ogni tanto si blocca, ma per il resto è veramente un ottimo gioco.
I played it while waiting for the releas of Cyberpunk 2077, Splendid Rpg! Enjoied it more than I expected,
Ampiamente giocabile ancora nel 2021, bella storia, musiche stupende, grafica accettabile. L'inizio di una grandiosa epopea
Strano, difficile, vecchio, super tetro, meccanico, fai fatica a capire cosa fare, un incredibile senso di solitudine. Il gioco ti abbandona a te stesso. Figo
Un classico a dir poco fantastico. Molto difficile, ma ne vale la pena, inoltre gira perfettamente. VOTO 9/10
Il gioco, pur essendo ormai abbastanza datato, rimane comunque una grande perla che secondo me andrebbe recuperata, che si abbia la passione per gli RPG o no. Pur essendo abbastanza ostico anche a livelli più bassi, la storia è bella (nulla di eccessivamente articolato ma per niente banale), la progressione del personaggio è davvero originale e ben strutturata, l'ambientazione poi è davvero qualcosa di spettacolare.
Consigliatissimo a tutti!!!
sarebbe il motivo per imparare inglese mica per il lavoro
assolutamente da giocare! peccato per la lingua inglese ma bene o male si capisce la storia e se si è attenti si riescono a cogliere molte frasi ironiche. è praticamente diablo ma non si prende per nulla sul serio, questo non significa che sia un gioco scemo anzi le quest possono essere risolte in varie maniere e senza una guida è facile risolverle banalmente con metà ricompensa. fondamentale scaricarsi la patch altrimenti si hanno problemi di crash continui quando si esce dal villaggio principale