Requisiti di sistema Outbreak: The Nightmare Chronicles
Minimi:
- Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
- Sistema operativo: Windows (7/8/10) 64-bit
- Processore: Core i3
- Memoria: 4 GB di RAM
- Scheda video: Intel HD 5000
- DirectX: Versione 9.0c
- Memoria: 6 GB di spazio disponibile
- Scheda audio: Integrated
- Note aggiuntive: Xbox One, Xbox 360 or PS4 gamepad recommended
Consigliati:
- Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
- Sistema operativo: Windows (7/8/10) 64-bit
- Processore: Core i5
- Memoria: 4 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA Geforce 750 Ti / AMD Radeon R7 370
- DirectX: Versione 11
- Memoria: 6 GB di spazio disponibile
- Scheda audio: Hardware
- Note aggiuntive: Xbox One, Xbox 360 or PS4 gamepad recommended
Outbreak: The Nightmare Chronicles risulta essere un clone di base dei primi Resident Evil a cui si ispira in tutto: atmosfera, gameplay, telecamera, inventario, salvataggi. Molto breve ed incompleto (non ha tutti i capitoli rilasciati) segue un suo lineare e stucchevole percorso narrativo. Il personaggio, Lydia, si troverà a lottare per la sua sopravvivenza in una magione oscura e misteriosa infestata da non morti ed altre mostruosità di dubbia identità, seguendo il solito canovaccio del cercare armi, munizioni e medikit, risolvendo enigmi, aprendo porte e ripulendo ambienti dai loro "ospiti" indesiderati. Il tutto, da gestire tatticamente in un inventario poco capiente in cui si dovranno fare delle scelte su cosa tenere e cosa lasciare nelle "solite" stanze Safe Zone munite di casse ripostiglio. Di conseguenza, il backtracking onnipresente anche in questo titolo, vi costringerà in un avanti e indietro continuo e avvilente da un ambiente alla stanza con ripostiglio o con salvataggio. Le safe zone, sono distribuite in maniera sequenziale e proporzionate all'avanzamento del personaggio nei vari ambienti di gioco sino alla conclusione del capitolo, rendendo questo via vai un pò più sopportabile. La telecamera disorienta il giocatore, in quanto, essendo fissa, non sempre lascia intendere la giusta direzione verso la quale si sta procedendo. I punti morti della visuale, costituiscono un problema perchè a volte, proseguendo nel movimento, potreste trovarvi improvvisamente faccia a faccia con uno zombie che vi attaccherà rapidamente privandovi di preziosa energia vitale. Per superare queste difficoltà di gestione della telecamera, consiglio un approccio più cauto soprattutto nelle immediate vicinanze di una svolta ad angolo in un corridoio o di un cambio di ambiente. Fermatevi un attimo ed ascoltate. Se nelle immediate vicinanze c'è un mostro, si sentirà il suo lamento. Vi ricordate cosa succedeva al buon vecchio Carnby in Alone In The Dark The New Nightmare? Per cui, solito clichè, dei vecchi Survival Horror di vecchia scuola, vi armate e...vi preparate allo scontro. Punto. Di una semplicità imbarazzante. Aprire una porta ed accedere in una stanza appena sbloccata, comporta quasi sempre la scoperta che non si è soli e che non fate una visita guidata sgranocchiando popcorn con le cuffiette e la musica a palla nelle orecchie. Aiutate Lydia a sopravvivere ed avete finito questo breve capitolo. Il gioco presenta due modalità di sfida: Modalità Storia: Survival con risoluzione di enigmi e un numero di nemici di default, Modalità Battaglia: per gli amanti degli shooter, uccidere molti nemici e guadagnare l'uscita dalla magione infestata. I trofei sono facili da conseguire e tutti sbloccabili in quanto consequenziali a certe azioni del personaggio o alla prosecuzione del gioco fino alla sua conclusione. Infine, la grafica e il sonoro entrambi discreti, accompagnano il giocatore in questa ennesima trasposizione videoludica del genere Survival/action. Chiaramente, il marchio Resident Evil, è tutta un'altra storia. Per fortuna...