The Beginner's Guide

The Beginner's Guide
N/D
Metacritic
87
Steam
83.346
xDR
La nostra valutazione è calcolata in base alle recensioni e alla popolarità del gioco.
Prezzo
4,49€
Release date
1 Ottobre 2015
Steam valutazione
Totale
87 (16 202 voti)
Recente
88 (440 voti)

The Beginner's Guide is a narrative video game from Davey Wreden, the creator of The Stanley Parable. It lasts about an hour and a half and has no traditional mechanics, no goals or objectives. Instead, it tells the story of a person struggling to deal with something they do not understand.

Mostra descrizione dettagliata

Requisiti di sistema The Beginner's Guide

Minimi:

  • Sistema operativo: Windows Vista/7/8/8.1/10
  • Processore: 3.0 GHz P4, Dual Core 2.0 (or higher) or AMD64X2 (or higher)
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: Video card must be 128 MB or more and should be a DirectX 9-compatible with support for Pixel Shader 2.0b (ATI Radeon X800 or higher / NVIDIA GeForce 7600 or higher / Intel HD Graphics 2000 or higher - *NOT* an Intel Express graphics card).
  • Memoria: 4 GB di spazio disponibile
  • Scheda audio: DirectX 9.0c compatible

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O.T.Nad
O.T.Nad

Now that "walking simulator" are common, we have to stop considering them as something new and original and try to review them as some kind of visual novels.

So, let alone anything else, is the story good?

Yes, it is.

albyok
albyok

Ragazzi, questa è un'esperienza. Non è assolutamente un gioco come gli altri, ma un meta-gioco... sui videogiochi. Prendetevi 1 ora e mezza, due cuffie possibilmente e lanciate. Davvero, fatelo. Vi rimborso io se non vi piace*

*non è vero

Figro
Figro

Per chi e` appassionato di psicologia, questo e` un gioco fantastico, e` come vedere un film, leggermente interattivo, non a tutti puo` piacere questo genere di "gioco" se cosi` si puo` definire ma appena l'ho comprato non avevo un idea chiara a cosa mi dovevo aspettare, il che ha reso quest'esperienza fantastica...
Mi e` durato 86 minuti andando abbastanza piano.

Opchip
Opchip

I really liked this game... but... I really don't know how to describe this game... I can just say: play it. This game can really change you, your vision about what a game really is and maybe even your vision of the world and people you believe to know. It's not long game, but it gives you much more feelings then thousands of hours of other more conventional games. I really think that the idea behind this game, and the ideas that i've seen in the levels are just pieces of art. Beutiful.

Prosciuttone
Prosciuttone

è molto profondo come titolo, ma non è un gioco, voglio dire è più simile ad un film piùttosto che ad un gioco, colonne sonore eccezionali, dialoghi toccanti, ma non è quello che mi aspettavo, questo non vuol dire che non mi sia piaciuto... dico solo che se state cercando qualchecosa da GIOCARE allontanatevi da The Beginner's Guide...

Vïsagu
Vïsagu

I just... don't know what to say. I kinda love the developer of this game, but I hate him too. I don't know if the story is real, but it doesn't matter: this game made me think about a whole lotta things i thought were obvious. I just... it's too much, to bear, for a single person. It's beautiful, and majestic, and scary.

Wis
Wis

The Beginner's Guide è un gioco?
Probabilmente no.
Probabilmente anche chissenefrega.
E' una delle esperienze più intime, interessanti e struggenti di cui io abbia mai goduto.
Un capolavoro di onestà e liberazione intellettuale.
Posso solo dire: "grazie, Davey Wreden, per esserti 'condiviso' in questo modo così speciale".
Davvero.

Sanchez
Sanchez

Un Capolavoro
ho scaricato il gioco solo perchè era del creatore di '' The stanley Parable''
ma dopo un po ho capito che non centrava nulla
non trovo parole per descriverlo
semplicemente...provatelo

DrGozer
DrGozer

Ho comprato questo gioco al volo, avendo giocato il favoloso "The Stanley Parable".
Dopo aver riflettuto a lungo, e dandovi la versione "spoiler free", ritengo che ci abbiano preso per il culo e rifilato una storia totalmente artefatta.
Senza parlare di un gameplay di MASSIMO due ore senza alcuna rigiocabilità (proprio il contrario di "The Stanley Parable"!)
Risparmia i dindini per qualcos'altro o compralo solo se con almeno 80% di sconto, se sei proprio curioso.

nnsense
nnsense

Not really a game, this is f. piece of art! And, it should be considered with that in mind, so longevity and price aren't really to discuss I think, a game like this lasts as long as it needs, and its price is subjective. It leaves you there, alone, thinking once you've completed it. I loved it and I still play it sporadically. I really hope it will get a deluxe version as Stanley Parable did! :)

Se questa recensione ti sembra strana.. non immagini cosa sia il gioco!

mattish11
mattish11

the game is interesting but it gave me my first very strong motion sickness ever had!

Red
Red

The Beginner's Guide , parliamone , iniziamo con la parte oggettiva :
Il gioco offre una storia dalla durata di circa un'ora e mezza , e basta essenzialmente perchè la grafica , il gameplay ect. di questo gioco sono cose che non si possono descrivere , per gli ovvi motivi che capirete giocandoci . Ecco la mia parte preferita , la descrizione soggettiva , IL GIOCO E' UNA FIGATA ASSURDA , cioè , fottutamente geniale ca**o , va nella lista dei giochi più epici che io abbia mai giocati. Voto 8.5/10 meritato .

Manverie
Manverie

Bellissimo. Molto particolare, intenso, da provare assolutamente.

Lucafg - Video Games & Art
Lucafg - Video…

http://steamcommunity.com/groups/vgart

Davey Wreden cerca di bissare il successo di The Stanley Parable sfruttando ancora una volta la formula del meta-videogioco, ovvero un videogioco che riflette sui videogiochi. Un po' l'equivalente di Effetto Notte di Truffaut nell'ambito della settima arte. The Stanley Parable perpetrava un'analisi spietatamente ironica sul senso del videogiocare, scomponendo e ricomponendo l'esperienza di gioco e facendosi beffa di noi, tanto da poter affermare che non era il giocatore che giocava con il videogioco, ma il videogioco che giocava con il videogiocatore!

The Beginner's Guide è invece incentrato sull'atto creativo e di design dei videogiochi, una sorta di 8 ½ felliniano in cui l'autore si inventa un alter ego immaginario, Coda, forse una presa in giro di Suda51, per parlare delle sue angosce da game designer in cerca di ispirazione; in particolare scandaglia il suo difficile rapporto con noi videogiocatori, anche in questo caso dileggiati e ridotti a cavie, condannati a testare i diversi titoli di Coda e a vagare negli ambienti di gioco, che assomigliano stranamente a quelli di Counter Strike, Deus Ex e di tanti altri titoli a cavallo fra gli anni '90 e 2000. Non mancano riflessioni sull'altrettanto complicato rapporto con la“macchina”, termine che ha una doppia valenza; indica sia la macchina produttiva, sempre affamata, che pretende che lo show vada avanti a ritmi estenuanti, sia la macchina intesa come i mezzi non propriamente user friendly con cui sono creati i giochi, ovvero i computer, le console e i codici informatici.

Il risultato però è inferiore a quello di The Stanley Parable.
TBG risulta eccessivamente verboso e affida alle sole parole e immagini il suo carico espressivo, come se fosse un film e non un videogioco; il dialogo e l'interazione fra autore, videogiocatore e ambiente di gioco non raggiungono lo stesso livello di complessità e coinvolgimento di TSP, incidendo sull'efficacia della meta-riflessione.
Ci sono comunque metafore intriganti e degne di nota, ad esempio la caustica critica ai puzzle ambientali, simboleggiati dal banale meccanismo a doppia leva che apre le porte, oppure il problema dei bug, veri e propri buchi nel perimetro di gioco che fungono letteralmente da porte o precipizi verso nuove e astratte dimensioni in cui il giocatore viene risucchiato senza possibilità di ritorno!
Altrettanto interessante è l'immagine del giocatore che si eleva al di sopra dell'angusto e piatto mondo di gioco, dipinto come un enorme e intricato labirinto, e si rende conto dell'infinità dell'universo. E' una chiara metafora delle infinite possibilità espressive del mezzo videoludico che però vengono sacrificate alla “macchina” per realizzare giochi con meccanismi ripetitivi e idee limitate in cui il giocatore si ritrova al pari di una cavia in un monotono labirinto. Il riferimento agli FPS è abbastanza esplicito.

Apprezzabilissimo e consigliatissimo, ma non interattivo, complesso, coinvolgente e brillante al pari del titolo precedente.
Attenzione: è dotato di sottotitoli, ma rigorosamente in inglese.

Voto: 8/10

Falconero
Falconero

Gioco semplicemente MERAVIGLIOSO. Anzi, chiamarlo gioco è davvero riduttivo. E' qualcosa di unico, terribilmente intenso e coinvolgente... almeno per chi è capace di giudicarlo e goderselo senza pregiudizi di alcun tipo. Non è un gioco per tutti, che sia chiaro, ma ciò non toglie che sappia arricchire e lasciare davvero una traccia come poche altre produzioni videoludiche contemporanee. Da provare. Assolutamente.

El-DoX
El-DoX

Intimista e personale, un lungo monologo su cosa sia essere un programmatore di videogiochi, dove ci si scontra con svariati problemi come uscire dalla crisi di idee, il game design, la ricerca di soluzioni e inevitabilmente il confronto con i giocatori e il mass market, con tutti i meccanismi coinvolti e le palesi critiche. Perchè in fondo il sistema, la "macchina" ti avvinghia, ti stritola, ti blocca. E' bene mettere in guardia chiunque voglia avvicinarsi a quello che di fatto è poco più di un walking simulator (gameplay nullo) potrebbe rimanere spiazzato, forte di una scrittura arguta e complessa (richiede una ottima conoscenza dell'inglese tra l'altro) ma al di sotto del genio assoluto del suo predecessore Stanley Parable, decisamente più gioco. Prendetelo come fosse un fim intelligente, di quelli d'autore, capace di far riflettere nella sua oretta e mezza scarsa per portarlo a termine, da metabolizzare e lasciare che arrivi il messaggio importante. Sempre che venga colto. Sempre che venga interpretato.

spinetti.stefano
spinetti.stefano

struggente emozionante e breve quanto può esserlo un emozione. Lo considero il Donnie Darko dei videogiochi.
I consider this "game" the Donnie Darko of videogames.

isaia88
isaia88

Il gioco non è per tutti i palati, è concettualmente un passo avanti rispetto a Stanley's Parable (che è eccellente, fatelo vostro). L'ambientazione e la colonna sonora sono eccezionali.
L'unico neo è la durata. Ok che non è un gioco che può durare tantissimo, ma ecco, un'ora e mezza è proprio pochino....

Don Giannarelli
Don Giannarelli

Un'opera d'arte interattiva più che un gioco.

h4num4n
h4num4n

Stesso autore di Stanley Parable, ma progetto molto meno riuscito. Se SP riusciva a essere una riflessione sia sul videogioco che sull'obbedienza (e forse sul rapporto Uomo/Dio), Beginner's Guide è molto più una questione privata da cui chi gioca è perennemente escluso e non è mai al centro della scena. Si respira un po' della voglia di essere solo "artisti" che c'è in Dear Esther e, proprio come lì, alla fine non si capisce molto bene dove si è voluti andare a parare.

Zen
Zen

The Beginner's Guide è un meta-videogioco; una creatura che si avvale del termine "videogioco" per assumerne una forma. Sin dai primi minuti infatti ci accorgiamo che stiamo più vedendo un film che giocando. E' un opera dalla quasi nulla interattività che rientra nel genere "walking simulator"; come tale lo si può amare o odiare.
Con la totale assenza di sottotitoli in italiano, il narratore ci propone un viaggio introspettivo nella mente depressa di un level designer, con lo scopo di comprenderne la sua personalità degenerante. Un opera profonda ed intelligente che nella sua finzione lascia percepire uno confidenza reale dell'autore con il giocatore... ti abbiamo ascoltato, Davey.

Blackangel
Blackangel

"The Beginner's Guide" è un "Walking simulator" ideato come "The Stanley Parable" ma con un gameplay diverso. Infatti non sarà divertente o interattivo come "The Stanley Parable" ma vi farà pensare siccome la storia tratta un argomento ben fisso.

Narayan
Narayan

Titolo molto particolare, personale e filosofico come pochi, in grado di testimoniare quanto la mente umana, in questo caso di uno sviluppatore indipendente, possa essere complessa e mutevole. Come e più di altri walking simulator, The Beginner's Guide non è per tutti, quindi riflettete su quanto aspetti come la psiche umana, il tema della depressione e lo sviluppo di videogiochi possa interessarvi; personalmente l'ho trovato commuovente, ma credo che ognuno senta nel racconto del narratore un po' del suo pregresso.

Void
Void

Dire qualsiasi cosa su questo gioco rovinerebbe l'esperienza in se.
Se sei una persona sensibile e sei alla ricerca di un gioco che ti faccia pensare, allora compra The Beginner's Guide e ti prometto che non verrai deluso.

MasterOfPuppet
MasterOfPuppet

Un gioco Indescrivibile, da giocare

Il Pakistano
Il Pakistano

Avete presente "The Stanley Parable"? Bene questo gioco gli somiglia un po', con la sola differenza che non da grandi emozioni. Ma potrebbe essere un bel gioco per staccare dalla routine videoludica.

Nehvard
Nehvard

Uno dei giochi più originali che abbia mai provato. Purtroppo dura poco e il gameplay è pressoché inesistente, ma è geniale. Un gioco che, indirettamente, sa parlare in prima persona al videogiocatore, facedolo idealmente dialogare con lo sviluppatore, che ha creato un gioco sulla base di un qualcosa che gioco non può essere.

philcantor
philcantor

Era già da un bel periodo che avevo inuito che, per recuperare la magia di un videogioco, dovevo staccare quel maledetto cervello e giocare il tutto sensa pretese, come quando ero piccino, è così che mi sto godendo di nuovo tutti i giochi, niente recensioni, niente video, niente trailer: se qualcosa mi attira e la ritengo valida la compro, a volte è amore, in altri casi no, ma ho comunque finanziato gente che lavora nel settore , magari un idea nuova mai vista, vai a sapere.
Il problema non è l'età no, è tutta quelle serie di domande ed informazioni che accumuliamo prima, dopo l'acquisto o l'utilizzo stesso di un videogioco. Se si studia informatica poi si analizzano molti altri aspetti che spesso sono, appunto, dei muri invisibili per il gioco stesso, (giusto per fare una citazione che può capire solo chi lo ha giocato), e forse quel desiderio incessante di avere il controllo della situazione e di raggiungere la "verità", credo connaturato nell'essere umano.
Se si sviluppa qualcosa poi, che sia un videogioco o un software, o comunque si eseguono lavori tecnici, la pressione che ti mette addosso la gente è Enorme. E allora perché non ingabbiare tutti noi in qualcosa che da semplici videogiocatori o sviluppatori, frega un pò tutti?! Perché non farci capire che forse stiamo ragionando quando dovremmo semplicemente assaporare? Perché non farci capire, con un pò di sottile ironia e frustrazione che non c'è bisogno di assalire il "creatore" del gioco stesso?! Nessuno ha le risposte, nessuno ha la verità fra le mani, l'interpretazione è e sarà sempre del singolo, mode a parte.

Lasciate stare la grafica, lasciate stare il gameplay, lasciate stare chi è lo sviluppatore e quanto sia stato bello The Stanley Parable: lasciate che il gioco giochi con voi... e ve lo godrete sicuramente!

Hellspawn
Hellspawn

The Beginner's Guide è terribile... Niente a che vedere con The Stanley Parable, non vale assolutamente più di un paio di Euro, perché è del tutto inconsistente. Non contiene nulla se non qualche idea appena abbozzata (e non mi riferisco ai "giochi" che contiene, sto parlando di idee di fondo).

Chi scrive che si tratta di un titolo immersivo e che lascia spazio a riflessioni profonde probabilmente non ha mai giocato a nulla questo genere, ma si è limitato a videogiochi più "canonici" o titoli veramente poco sviluppati.

Se volete un'esperienza "non-videoludica" che lasci spazio a riflessioni e vi tocchi seriamente nel profondo ci sono ben altri nomi in circolazione, il primo che mi viene in mente è ad esempio Dear Esther, nettamente superiore in tutto e per tutto.

Mi spiace Davey, ma questa volta hai fatto un buco nell'acqua e il solo fatto di aver commercializzato questo titolo a questo prezzo ti ha fatto davvero scadere ai miei occhi... peccato perché dopo The Stanley Parable io ho acquistato The Beginner's Guide sulla fiducia.

Delusione su tutta la linea.

OstrichDog
OstrichDog

I did not like this game as i liked the Stanley Parable, maybe i miss the humor that was in it. It's still a good game so i feel like suggesting it

Black Gibbon
Black Gibbon

Just.. Impossible to describe.

Kiara_Valentine
Kiara_Valentine

"Nonsense in nearly every directions", per citare il gioco.
Magnifico.

FrankSinutria
FrankSinutria

Un gioco molto strano, con uno storytelling incredibile.. quasi un'esperienza, più che un videogioco, che racconta veramente bene una storia. Consigliatissimo agli appassionati dei videogiochi che rompono la quarta barriera.

Il Luppoooo
Il Luppoooo

Ancor più che con The Stanley Parable (TSP), il precedente lavoro di Davey Wreden, abbandonate tutto quello che sapete sui videogiochi e tutte le vostre aspettative prima di approcciarvi a The Beginner's Guide (TBG). Un bel respiro, mente vuota e ricettiva, senza cedere al giudizio.

TBG è un lavoro difficile. Laddove TSP contiene una serie di disconnessi spunti interessanti e originali appena celati, TBG racchiude un messaggio più organico ed anche più criptico. TSP si lascia apprezzare anche a cervello spento, riesce ad intrattenere anche solo con le surreali situazioni e le reazioni del narratore, mentre TBG non intende assolutamente farlo.

C'è comunque un livello più "superficiale" a cui è possibile apprezzarlo, ed è quello a cui la stragrande maggioranza delle recensioni che si trovano in giro si ferma: quello di una narrativa di carattere psicologico portata avanti in modo originale con il linguaggio videludico, intenzionata a continuare con la rottura delle regole iniziata da TSP. Ed anche a questo livello, se avete fatto il bel respiro di cui sopra, TBG funziona alla grande.

Ma la verità è che c'è parecchia più ciccia sotto, una ciccia che rivela TBG per quello che è: un lavoro sì simbolico ma autobiografico, difficile per il creatore e il giocatore, pesante come un macigno. In molti si sono cimentati a scavare più a fondo con interpretazioni elaborate e fantasiose, ma la corretta chiave di lettura è impossibile da ottenere soltanto giocando e non la svelerò qui: lo lascio fare a Davey Wreden stesso. In quello che segue TBG non viene mai menzionato (probabilmente non era neanche in lavorazione al tempo), ma è più che evidente che i temi sono quelli. Occhio che ci vuole l'inglese però:
https://web.archive.org/web/20150315005118/http://www.galactic-cafe.com/
https://livestream.com/accounts/6845410/gamesnow/videos/83818176
https://www.reddit.com/r/beginnersguide/comments/3n6mhs/so_internets_mu… (prima risposta del thread)

C'è grande valore nel fatto che Davey Wreden si esponga, si mostri per la persona brillante, sincera e profonda che è. Una rarità che non dobbiamo lasciar passare inosservata.

Meta Meu
Meta Meu

Oltre il gioco. Un'esperienza strabiliante e mozzafiato. Narrazione eccellente per un'idea geniale e una relizzazione eccelsa.
Consigliatissimo.

Jurassic410
Jurassic410

questo genere di giochi li adoro, un gioco in cui procedi come ti viene detto dal narratore e man mano conosci la storia sempre di più, consigliato!

bobalucard
bobalucard

Gioco criptico e molto suggestivo, molto consigliato se avete voglia di provare un esperienza molto diversa da quella del 99,9% dei giochi. Assisterete al racconto di una storia, a più livelli di comprensione, attraversando ambientazioni artificiose e molto interiori.

CrW_mattei
CrW_mattei

Ho pianto, ho pianto molto.
Mai fino ad ora ho provato delle emozioni simili giocando.

Berry
Berry

Terminati questi 106 minuti di capolavoro, sono rimasto senza parole. è un'esperienza che mi porterò sulle spalle per un po di tempo.

Da provare, ne vale la pena.

Art847proudtax
Art847proudtax

Storia immersiva di uno sviluppatore che ha perso la sua creatività, ma che nonostante ciò ha continuato a sviluppare degli scenari che rispecchiano i suoi pensieri e i suoi turbamenti.
Il narratore conduce il giocatore attraverso questi livelli, svelando sempre più dettagli sulla personalità del misterioso sviluppatore.
Tutto il viaggio dura meno di due ore, ma che non passeranno velocemente: ho trovato ogni secondo emozionante e i livelli fittamente misteriosi. Basterà semplicemente andare avanti e seguire le indicazioni del narratore (non vi troverete la schermata di windows con i file .exe che si vede nel trailer).

Da giocare assolutamente con buon impianto audio o cuffie per apprezzare al meglio i suoni, la voce e l'incantevole colonna sonora.

the_V_side
the_V_side

A lovely storytelling, introspective and deep.

Kallisto87
Kallisto87

Ho amato visceralmente The Stanley Parable, e questo gioco non è assolutamente all'altezza di quel piccolo capolavoro. Si rimarrebbe probabilmente meno delusi se non lo si conoscesse. Capisco il sentimento di fondo, la volontà di seguire un percorso di scoperta narrativa...ma risulta solo noioso e pretenzioso, laddove The Stanley Parabole era irriverente ma anche divertentissimo. Peccato.

ale-nebbia
ale-nebbia

Ho giocato a the beginner's guide dopo aver giocato al grande capolavoro che è the stanley parable e anche a dr. langeskov, e devo dire che mi ha stupito molto l'idea che ha dietro questo gioco. Rompe la quarta parete da subito e ti racconta una storia molto profonda e che ti da modo di riflettere. Spero vivamente che escano con altri giochi di questo tipo perché me ne sono realmente innamorato.

Mr Turik
Mr Turik

Giocare The Beginner's Guide è di certo un'esperienza che ricorda più quella di ascoltare un intervista, un podcast o un saggio più che quella videoludica...eppure questo titolo non poteva essere realizzato se non come videogame, e il perché è intrinseco nell'esperienza stessa. Pochi giochi mi hanno commosso e questo è uno di essi, la storia di cui parla è talmente profonda e personale da risultare a tutti gli effetti una vera e propria confessione. Quando poi vai a leggere informazioni riguardanti l'autore e il perché ha creato questo gioco e ti rendi conto di tutte le implicazioni di quello che hai appena visto e giocato, non puoi che provare delle emozioni parecchio forti. La mia ammirazione per questo autore, o forse sarebbe meglio dire per questa persona è aumentata a dismisura dopo aver giocato The Beginner's Guide, sopra a tutto perché il coraggio che ha dimostrato a parlare di argomenti tanto personali e privati è qualcosa di cui non credo in molti sarebbero capaci.

bordibass
bordibass

Altro capolavoro della casa di produzione di Stanley Parable, toccante e divertente.

Ci hanno azzeccato ancora, bravi ragazzi !

Unica piccola pecca, è che manca la traduzione in italiano (cosa facilmente risolvibile).

Voto 9\10

Luccio
Luccio

Davvero un trip allucinante, sicuramente unico nel suo genere.

tdallan
tdallan

Se giudicassi Davey Wreden dicendo che secondo me è un genio, oppure un completo psicopatico, non farei altro che avallare le tesi esposte in questo (non) gioco. Dagli autori di "The Stanley Parable" un'esperienza altrettanto interessante (forse solo leggermente inferiore) e in grado di far riflettere

CyberWYX
CyberWYX

Considerando il suo piacevole predecessore, the Stanley's Parable, mi aspettavo molto di più.

Trattasi di minigame che mettono in discussione alcuni aspetti del gameplay, legati tra loro da una trama abbastanza semplice.

Ha sicuramente deluso le mie aspettative (alte) e non mi ha convinto in toto. Per me è evitabile.

MUSIC LASAGNA GAMER
MUSIC LASAGNA GAMER

The idea is appreciable,but there are some bugs.
I ironically remained trapped in a prison

Geriod
Geriod

Un viaggio incredibile nella mente di una persona, mentre commenta il lavoro di un amico. 11/10

Anonimo
Anonimo

In The Beginners Guide non bisogna fare assolutamente niente, direbbe qualcuno, e non dice male, ma, dobbiamo imparare a non giudicare il libro dalla copertina, giudicare la casa dalla sola facciata, dobbiamo darci uno sguardo più attento e profondo e solo lì capiremo perchè questo gioco è un capolavoro. In questo gioco, non spari, non corri, non ci sono scene d'azione, ma una profonda riflessione su quello che la fantastica mente di cui siamo dotati può fare. Mondi affascinanti, caotici, pacifici: ogni luogo trasmette uno stato d'animo diverso. Io non voglio dire che le persone che hanno commentato negativamente questo gioco non abbiano ragione, ma gli chedo se possono dare uno sguardo di onestà.

COBHCwarrior
COBHCwarrior

This game isn't fun.
It's beautiful.
I truly loved the whole vibe of it, narratively speaking I found it to be really touching and really well written.
No offense (who finished the game will know)