The Red Strings Club

The Red Strings Club
80
Metacritic
94
Steam
88.948
xDR
La nostra valutazione è calcolata in base alle recensioni e alla popolarità del gioco.
Prezzo
4,94€
Release date
22 Gennaio 2018
Sviluppatori
Steam valutazione
Totale
94 (9 900 voti)
Recente
91 (80 voti)

The Red Strings Club is a cyberpunk narrative experience about fate and happiness featuring the extensive use of pottery, bartending and impersonating people on the phone to take down a corporate conspiracy.

Mostra descrizione dettagliata

Requisiti di sistema The Red Strings Club

Minimi:

  • Sistema operativo: Windows 7/8.1/10 x64
  • Processore: Intel Pentium D 915 (2800 MHz), AMD Athlon 64 4000+ (2600 MHz) or equivalent
  • Memoria: 1 GB di RAM
  • Scheda video: GeForce 7600GS (256 MB) or Radeon HD 2600 PRO (256 MB)
  • Memoria: 400 MB di spazio disponibile

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Red Daniel
Red Daniel

The Red Strings Club is a beautiful cyberpunk adventure that dives into the theme of what makes us human and what would happen if we could let progress and technology be used in order to improve ourselves rather than going for the classic end of the world scenario that many cyberpunk games reflect upon.
The art-direction is absolutely beautiful and the soundtrack hits every right spot necessary for the immersion in this futuristic yet very cozy dystopian world where technology goes so far as to manipulate our own behavioural patterns and emotions not for chaos, but for order, slapping the classic "Technology is evil" trope right in the face.
The game is a series of mini-games related to the bar where Donovan uses his talent to make drinks taylored to people's emotions in order to get information out of them and the gameplay varies based on the character that you control at the moment.
The writing is very introspective and leans heavily on the fourth wall, making the player reflect upon what's wrong or right, what technology could improve or worsen and (in my personal experience) should left untouched in order to let the world be what it is.

Positive aspects aside, the gameplay is indeed various and with many intresting minigames and well-written characters, but overall the game is a pretty short experience with choices that don't really matter when it comes to endings and I personally felt the diversity is a little forced.

I still think anyone who enjoys a good introspective and cozy game (and fantastic pixel art) should absolutely play this.

Boss Hogg
Boss Hogg

Non parlerò dei pro e dei contro del gioco, ci sono altre recensioni in merito.
Questa, mascherata da gioco, è propaganda allo stato puro della sinistra liberale americana. Quella, per chi non la conoscesse, secondo cui l'uomo bianco etero è malvagio e razzista a prescindere, che le donne sono tutte "oppresse", che non bisogna fare questo o dire quello perchè se no si rischia di offendere qualcuno; quelli che se non sei d'accordo con loro ti impediscono di parlare o ti menano o ambo le cose. In pratica i famigerati SJW (nel gioco abbiamo un acronimo che è quasi uguale SPW). Se queste cose vi infastidiscono, come al sottoscritto, evitatelo come la peste !

Generale Lello
Generale Lello

I think that this is a very good game, it has a nice story, with different choices to take (which make the game a lot replayable), well designed characters and a nice gameplay, with different mini games that fit their purpose perfectly.

The gameplay itself draw a lot of inspiration from Va-11 Hall-a cyberpunk bartender action, which is a very nice thing, but lacks the necessary length to appreciate the nicely written characters, that seems a little wasted on a 5 hours game time.

When i finished the game my thought was just this one, i wished a lot that it lasted longer, because i became attached to the characters.

Do i suggest this game to other people? Yes, but not on full price because of the issue i just wrote about.

P.s. This game is also very politicized, tending to a radical leftist-feminist side; though i personally don't matter, supporting this ideology to some degrees, to some players this can cause some kind of annoyance.

z3llo
z3llo

The Red Strings Club è un gioco unico nel suo genere, genere che infatti è difficilmente definibile. Si tratta sostanzialmente di un'avventura, ma il gameplay è una continua sorpresa e il modo in cui vengono narrati gli eventi è a tratti spiazzante.
Un titolo ispiratissimo a livello artistico e stilistico, con una colonna sonora pazzesca. La sensazione che rimane è di aver letto un libro meraviglioso. Straconsigliato.

TheBluescarf
TheBluescarf

Pensavo potesse frustrarmi un punta e clicca con poche ambientazioni e pochi spostamenti, gli sviluppatori di questo gioco sono riusciti a convincermi del contrario.

Tutto il resto è spoiler, giocatelo.

Lex
Lex

One of the best indie I ever played, highly recommended

stenojedi
stenojedi

difficile descrivere un gioco come questo...avventura grafica ma non vecchio stile (non bisogna trovare oggetti e unirli per superare enigmi o altra roba del genere), e' tutto basato sulla storia, e che storia!
Mi sono ritrovato in un paio di giorni di questa torrida estate a spolpare questo splendido titolo, assolutamente da giocare se amate belle storie scritte splendidamente.

Ivanchiz93
Ivanchiz93

The Red String Club è un titolo ambizioso e coraggioso e sono sinceramente felice che esistano giochi di questo tipo nel panorama videoludico. Interpreterete principalmente un barista e come tale dovrete preparare cocktail e intavolare lunghi dialoghi con i vari avventori del vostro club.
Sotto questo velo di gameplay da avventura grafica narrativa si trova il vero cuore del titolo ovvero una trama cyberpunk che non ha paura di affrontare tematiche adulte e attuali. I personaggi sono tutti ben approfonditi e ben scritti, così come i dialoghi che saranno una costante di tutto il gioco. Proprio nei dialoghi le risposte a scelta multipla permetteranno inoltre di modificare marginalmente lo scorrere degli eventi.
A livello tecnico ad una pixel art estremamente curata si affianca un accompagnamento musicale coerente e che ben si adatta a ciò che appare a schermo.
Se cercate un'atmosfera noir futuristica, caratterizzata dagli stilemi del genere cyberpunk e da una scrittura di livello vi aspetto al Red String per un drink

Syriansan
Syriansan

Great story and atmosphere, really good visual style and soundtrack. Dialogues are intelligent, cunning and deep. If you love a good narration you should buy it.

Rav3nshadow
Rav3nshadow

Masterpiece in music composition, Cyberpunk story-telling and Heart-Touching moments. Approved!

immis
immis

The Red String Club è un'avventura molto ambiziosa nel suo genere e direi anche atipica. Nonostante le premesse fossero buone - ambientazione in un futuro cyberpunk con fondali in 2D in pixel art davvero belli - il gioco non mi ha convinto e coinvolto per niente: il gameplay è orientato ai dialoghi (localizzazione solo in inglese) e i margini di libertà di movimento sono ben pochi; la storia procede esclusivamente attraverso la scelta delle domande e delle risposte nei dialoghi (anche l'ordine delle domande è rilevante!) e gli enigmi, se così possiamo chiamarli, sono piuttosto banali e ripetitivi e riguardano la modellazione degli impianti che modificano il comportamento delle persone e la preparazione dei cocktail da parte del bartender protagonista del gioco. La storia, nelle intenzioni dalle connotazioni etiche profonde e dai temi delicati, IMHO non si incastra a bene con il gameplay fin dall'inizio e i dialoghi sono molto spesso fraintendibili e non chiari denotando lacune nella scrittura (altre recensioni descrivono meglio questo mio punto al di là della polemica sulla domanda riguardante le donne oppresse che ho trovato fuori contesto...).

Pro: Grafica accattivante, che non porta molto lontano però...

Contro: Oltre a quanto sopra enunciato (aspetti che incidono notevolmente sul gradimento del gioco) vorrei evidenziare il sistema forzoso di salvataggio che avviene in automatico e non consente in alcun modo di tornare indietro alle fasi del gioco precedenti ma che consente al massimo di ricominciare da capo. Inoltre un bug non consente di catturare screenshot attraverso il tasto predisposto di Steam (difetto di poco conto rispetto al resto...)

Conclusioni: Devo dire che il gran numero di recensioni positive mi ha portato a comprare questo gioco e sono stata molto delusa. Essendo un gioco indie non mi sento di bocciare il lavoro fatto in toto ma credo che gli obiettivi e le ambizioni siano state di gran lunga al di sopra dei mezzi a disposizione.

Voto:5/10

kokoko3k
kokoko3k

Denso, ma non pesante.
Coscienza, necessità di incoscienza. E un androide che sa leggerti e spiegarti come un libro aperto, un androide la cui "specie" sembra essere stata programmata per un ruolo che TU credi possa costituire un pericolo per l'intero genere umano.
Eppure, portare ogni concetto al suo limite fa girare la medaglia e ci dimostra come nulla è davvero bianco o nero.

Esiste il libero arbitrio o è solo un'illusione?
E se esiste, è giusto che sia completamente libero o forse è meglio che sia solo un'illusione?

Profondo, stimolante, pieno di spunti di riflessione, un piacere da leggere e da giocare.
Ogni frase sembra essere stata scritta dopo un lungo ragionamento e nulla appare superficiale.
Anche se vedo che c'è chi lo ha finito in poche ore, il mio consiglio è invece quello di rendere omaggio al gran lavoro fatto dagli sviluppatori che va gustato a piccoli "sorsi", prendendosi e perdendosi in pause di riflessione ogniqualvolta una frase stimolerà il vostro pensiero.

Il gioco per me è stato anche, soprattutto, lì.

Se devo fare un appunto, è quello di non aver sempre trovato, tra le risposte possibili, una che rispecchiasse al 100% il mio pensiero, ma d'altrocanto ciò mi ha permesso di ragionare su quale ci andasse maggiormente vicino e devo dire che le conseguenze della scelta sono state tutto sommato in linea con quelle che avrebbe avuto una mia ipotetica risposta spontanea, per cui OK.

Ho davvero apprezzato lo stile scelto per la colonna sonora, mai troppo intrusiva, se non in particolari momenti.

Donovan:
"I find flaws to be a quick shortcut to empathy
Virtue begets admiration, sure...
But a weakness here and there draws compassion, and sympathy."

"Depression is one part of being human, let us need each other, let us beg for help"

"Sometimes the right choice isn't the best choice"

PS:
Se non masticate l'inglese al 100%, tenete sotto mano un buon traduttore, perchè rischiate di perdervi piccole perle.

Krampus
Krampus

Breve, ma molto interessante. Il gioco esplora i concetti di etica e di cosa ci rende effettivamente umani. A chi piace questo genere di tematiche piacerà sicuramente. A livello di gameplay non c'è molto da dire, un po' di punta e clicca mescolato al fare cocktail, più che altro. Vale sicuramente la pena di provarlo

tsevech
tsevech

Terrific game! I want to play it again to see how it will shape this time :)

Tigro
Tigro

The red string club – recensione

È difficile trovare due giochi buoni di seguito , ancora più difficile trovarne di tipo “cyberpunk” (precedentemente ho recensito Virtuaverse).

In un mondo futuristico o forse semplicemente alternativo in cui l’uomo volente o nolente arriva alla completa informatizzazione, fino ad diventare transumanista, un mondo in cui la tecnologia è utilizzata per il potenziamento dell’uomo e non solo per ovviare ai deficit e ai problemi.

Il genere cyberpunk possiede in se dei temi comuni, l’informatica, i colori a neon a contrasto blu e viola, gli haker, il transumanesimo, e l’intelligenza artificiale, che spesso diventa il protagonista assoluto della trama.

Così come avviene in questo bellissimo racconto chiamato The red string club. Il protagonista è Akara, un androide intelligente creato da una mega corporazione la Supercontinental L.t.d. per aiutare l’uomo, in grado attraverso un progetto chiamato Social Psych Welfare (SPW) di effettuare un upgrade di tutti gli esseri umani, un upgrade in grado di cancellare la tristezza, la depressione, l’ira la violenza dagli uomini.

E tu sei un barista che vuole evitare che l’SPW abbia luce. Perché?

Come dice il personaggio principale Donovan: Non vorrei perdere la mia tristezza. La tristezza non è brutta. Ho avuto modo di assistere a innumerevoli forme di tristezza, proprio lì dove sei seduto. E può essere una cosa bellissima. Ci muove. Ci unisce tutti, ci fa pensare, desiderare.

E seduto al tuo bancone, lavorando da barista e broker di informazioni, servi drink “spirituali” ai tuoi clienti, mentre gli estorci informazioni attraverso la bravura delle tue affermazioni e domande.

Questo è in sostanza il gioco, ed è bello. È bello sentire la musica che coerentemente accompagna i personaggi, le emozioni, le situazioni, e concentrarsi per fare il drink perfetto, oltre che a comprendere appieno la persona che hai di fronte.

E ti senti un po’ speciale per tutto il viaggio, finché non si arriva all’epilogo, e ti senti piccolo, e non te lo aspettavi, perché avevi fatto tutto alla grande, avevi tutto in pugno invece no. Ma il gioco è sfacciato, ce lo annuncia sin dall’inizio, vediamo un personaggio cadere da un grattacielo, Brandeis: Mi chiedo quando il mio destino è stato segnato. Non mi sarei mai aspettato che la mia morte fosse così epica.

E tutto torna, una musica triste, una sensazione di malinconia, e che tutto sembra importante finché non perdi le persone che ami, allora non importa più niente. Le mega corporazioni, i piani malvagi, il mondo che si distrugge, conta solo passare gli ultimi momenti con la persona che ami, tutto il resto andrà comunque via.

The red string club, non è un giocone super tripla AAA (qualsiasi cosa voglia dire), è un gioco fatto in pixel art, che si può finire in poche ore, con un bellissimo tema, delle belle musiche e dei personaggi che rimangono anche dopo che se ne sono andati. E questa è l’unica cosa che conta.